CORONAVIRUS E IMPLICAZIONI LINGUISTICHE: TRA NEOLOGISMI E TRADUZIONE DI CERTIFICATI VACCINALI

LA LINGUA DELLA PANDEMIA

L’impatto della pandemia che stiamo attraversando è ormai evidente anche nella lingua che parliamo. Parole che una volta erano sconosciute ai più o riservate agli specialisti oggi sono di dominio pubblico (quarantena, indice Rt, variante, casi positivi/negativi…) anche in tema di vaccini e vaccinazione (trial clinico, reazione avversa…). L’arrivo e la somministrazione dei vaccini contro il Coronavirus hanno portato alla nascita di molti neologismi, da “furbetti dei vaccini” ad antivax, prestito integrato dalla lingua inglese.
Anche in francese troviamo nuove parole riguardanti i vaccini, tra cui vaccinodrome e vaccinophobe, che si riferiscono rispettivamente al centro vaccinale e a chi teme gli effetti del farmaco. Alcuni di questi termini esistevano prima dell’arrivo della pandemia (come vaccinosceptique) ma si sono largamente diffusi in seguito ad essa.

VACCINI, VIAGGI E CERTIFICATI: QUALCHE INFORMAZIONE

L’arrivo dei vaccini contro il Coronavirus fa ben sperare chi, per esigenza o piacere, si reca spesso all’estero. In realtà la necessità di un certificato vaccinale non è una novità legata alla situazione pandemica che stiamo vivendo. Infatti per viaggiare in alcuni paesi erano già necessari vaccini e quarantene ben prima dell’arrivo del COVID-19.
Si sente sempre più parlare di pass vaccinale, che in inglese è chiamato in più modi: vaccine certificate, health certificate, COVID pass.

COVID PASS EUROPEO

L’Unione europea, assieme ad alcuni paesi dell’area Schengen, sta elaborando un pass (certificazione verde) digitale per gli spostamenti, denominato EU Digital COVID Certificate. Sarà emesso da ogni Paese e sarà disponibile in inglese e italiano nel nostro caso, eventualmente anche in versione cartacea. Questo documento sarà rilasciato alle persone che hanno ricevuto il vaccino, oppure a chi è guarito dal Covid-19 o a chi si sottopone a tampone molecolare o test rapido con esito negativo nelle ultime 48 ore. La prossima fase prevede la costruzione di un’infrastruttura digitale per l’autenticazione.

L’EU Digital COVID Certificate dell’Unione Europea è atteso per giugno. In attesa del pass internazionale per vaccinati e guariti, in Italia verrà utilizzato una Certificazione verde COVID-19.

I green pass vaccinali rilasciati in ambito UE sono validi in Italia.

LA TRADUZIONE DEI CERTIFICATI VACCINALI

Alcuni paesi, soprattutto al di fuori dell’Unione europea, potrebbero richiedere ai viaggiatori di esibire una traduzione ufficiale del certificato.
In questo caso si parla della traduzione di un documento sanitario con formule precise, che vanno rispettate, perché si tratta di traduzioni che richiedono una legalizzazione.
Il certificato vaccinale legalizzato dev’essere redatto da traduttori professionisti. Questi si occupano non solo della traduzione in ogni sua parte, ma anche dell’asseverazione in tribunale del documento.
Un certificato vaccinale tradotto per l’estero dovrà contenere elementi indispensabili quali: dati anagrafici del richiedente, il paese e la data di rilascio e varie informazioni relative al vaccino, alla guarigione o al test.